GIRO DEL PELOPONNESO (circa 1000 Km) (15-20 giorni)


La penisola del Peloponneso corrisponde alla parte più meridionale della Grecia continentale.
E’ la Grecia, quella autentica, fatta di paesini sperduti, spiagge semideserte, montagne, siti archeologici leggendari, città, panorami spettacolari. Un tour completo richiederebbe almeno 2 settimane.

Se si ha meno tempo a disposizione diventa necessario fare delle scelte.
Ogni tour del Peloponneso che si rispetti non è completo senza visitare almeno alcuni degli spettacolari siti archeologici dichiarati patrimonio UNESCO,(ben 5 Siti Patrimonio UNESCO:Tempio di Apollo a Bassae, Epidauro, Mystras , Olimpia, Micene), e le imponenti fortezze medievali  (Palamidi di Nauplion, Acrocorinto, castello di Methoni) costruite anche dai Veneziani, che chiamavano il Peloponneso – Morea -(il termine deriva dal greco morea – gelso, pianta assai diffusa nella regione) , e che contesero a lungo questa terra agli ottomani .
Si può partire da Patrasso o da Corinto a seconda che si arrivi in nave oppure da Atene in aereo.
Io descrivo l’itinerario da Patrasso, eventualmente invertire il percorso.
 Arrivo in nave a Patrasso città portuale con castello.
Dintorni di Patrasso:
Attraversato il nuovo ponte si può arrivare a Naupaktos  (antica Lepanto sede della famosa battaglia) .

E’ una bella cittadina con castello. Da lì si può proseguire per DELFI (descritto in altro articolo su questo sito) (110 km da Patrasso)
Vicino a Delfi si trova Arachova, la “Cortina” della Grecia

Se si arriva di sera conviene pernottare a Patrasso o Killini  (in particolare se si vuole visitare anche Zacinto che dista un’ora di traghetto).
A Zacinto si possono visitare belle baie  e passare qualche giorno di mare ,visitando spiagge, baie e parco marino . Zacinto è anche raggiungibile direttamente in aereo da vari aeroporti.  E’ un’isola ad alta densità turistica ,specialmente turismo inglese .
Loutra Killini  o Kastro Killini distano circa 70 km da Patrasso. Sono paesini con vicino  lunghe spiagge sabbiose. Si può trovare alloggio in stanze, hotel o camping. 
Da Killini  dopo  circa 40 km , si arriva ad Olimpia dove si trovano numerosi alberghi od appartamenti.
Olimpia è il sito archeologico patrimonio UNESCO che ospita una città fondata nell’VIII secolo a.C.

Qui si svolgevano  i primi Giochi olimpici. Le ampie rovine della città includono zone per l’allenamento degli atleti, uno stadio e templi dedicati agli dei Era e Zeus. Il Museo archeologico di Olimpia ospita reperti provenienti da questi siti, tra cui una statua di Ermes attribuita allo scultore Prassitele. I primi giochi in onore di Zeus furono celebrati nel 776, a. C. In quell’occasione i re del Peloponneso diedero vita a una tradizione sacra destinata a diventare un simbolo per tutto il mondo antico e moderno: “la tregua olimpica“, da allora in poi proclamata ad ogni edizione dei giochi, per consentire agli atleti di giungere fino ad Olimpia e gareggiare, attraversando senza pericoli anche le città nemiche. Le ultime olimpiadi dell’antichità si svolsero nel 393 d.C., poi furono vietate dall’imperatore bizantino Teodosio I.

 Dopo aver visitato Olimpia  – Possibile deviazione di non facile arrivo: Il tempio di Apollo Epikourios a Bassae è un antico tempio greco che si trova nella regione di Messenia . L’edificio, inserito fra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, venne costruito da Ictino, l’architetto cui si deve la costruzione del Partenone e del Tempio di Efesto . Il tempio si trova a 14 chilometri circa da Andritsena, un caratteristico villaggio di montagna sulla strada che unisce la costa orientale del Peloponneso a Megalopoli. L’edificio fu costruito fra il 450 e il 425 a.C. per esprimere riconoscenza nei confronti di Apollo, per aver risparmiato la città dalla pestilenza che infuriava in Grecia.. Attualmente risulta coperto da un tendone per proteggerlo durante i lavori di restauro. Si trova nell’interno a 60 km da Olimpia in zona montagnosa ed impervia. Si arriva anche dopo 40 km da Megalopoli situata vicino ad un’uscita autostradale  Kalamata -Tripoli
 

PRIMO DITO – MESSENIA
 Dopo aver visitato Olimpia  se si vuole un itinerario più costiero ,prendete la strada per Pilos, la strada è litoranea e costeggia numerose spiagge per eventuali soste. Ma arrivati a Filiatra conviene prendere la strada per Marathopoli che passa sulla costa,perché la strada principale sale sulle montagne ed è tutta una curva. La strada litoranea è una strada secondaria ,passa dentro i paesini ,e in mezzo alle coltivazioni ma è asfaltata  e si percorre più facilmente. Poi la strada si ricongiunge a quella principale per Pilos
 A circa 110 km da Olimpia si trova Pilos (paese caratteristico dove avvenne la battaglia navale di Navarino)e pochi chilometri prima della cittadina  si trova la baia di Voidokilià  proprio sotto il palazzo di Nestore (si tratta di una riserva naturale con molte specie di uccelli) Alla baia di Voidokilià si arriva attraverso una strada disagiata stretta e tortuosa,ma con punti panoramici .
Voidokoilia è la spiaggia più famosa della regione Messinia .  E’ caratterizzata da un golfo dalla forma della lettera greca Omega (Ω), sabbia fine e un mare limpidissimo e cristallino. Questa famosa spiaggia si trova a nord di Pylos ed è raggiungibile in macchina : seguite l’indicazione per Romanou – Petrohori – Voidokoilia. 

Dalla spiaggia di Voidokoilia, se amanti del trekking , si può risalire al castello di Paleokastro costruito dai Franchi nel 13° secolo.
Salendo si incontra la Grotta di Nestore – l’antico re di Pylos. Si dice che il re usava la grotta come rifugio per il suo bestiame. (Vodi=bestiame, koilada=valle). La grotta ha una estensione di 40 metri.
Invece, il sito archeologico del Palazzo di re Nestore si trova sulla strada che da Pylos porta a Kyparissia. Accanto al parcheggio c’è anche una grande tomba a tolo.
Si prosegue poi per altri 15 km circa e si arriva a Methoni :paesino sul mare con castello veneziano, taverne e spiaggia. 
Sulla strada tra Metoni e Finikunda si trovano varie belle spiagge sabbiose, una è affiancata da una taverna ed un’altra vicino al camping Finikes.
 Conviene fare base nei dintorni di uno dei paesini costieri (ad es, Methoni) e da lì effettuare le escursioni che comunque sono a distanze di massimo 30-40 km. 
Attenzione ai cartelli stradali perché è facile sbagliare strada!
Proseguendo oltre  Finikunda si arriva a Coroni :altro paesino con castello veneziano (se possibile, entrare a piedi perché il paese ha strade strette e tortuose con indicazioni carenti )   
Proseguire lungo la costa per 70 km, attraversare Kalamata (città direttamente sul mare con alberghi e spiagge attrezzate o libere).
L’antica Messene si trova  a ca. 30 Km dall’aeroporto di Kalamáta.
La città di Messene fu fondata nel 369 a.C. come capitale della Messenia dopo la liberazione dal dominio Spartano. La città è alle pendici del monte Itome. Nel IV secolo a.C. a sua difesa furono edificate delle straordinarie mura fortificate (ancora oggi parzialmente visibili) lunghe circa 9 Km,  dotate di  porte d’accesso e di torri di guardia , divenendo una delle città meglio fortificate. All’interno della cinta muraria sorgevano il santuario di Asclepio, il teatro, lo stadio, gli uffici pubblici e l’acropoli.
 
La storia romanzata della città è descritta nel libro di Valerio Manfredi “ Lo scudo di Talos”. 
 

A Methoni si trovano hotel ed appartamenti (camping con bungalows :camping Finikes)Si può trovare alloggio anche negli appartamenti Blue Houses direttamente sulla spiaggia tra Methoni e Finikunda 
Possibili escursioni : Pilos-isola Sapientza-Coroni
Sulla strada tra Methoni e Finikunda tra le varie  varie spiagge sabbiose noi abbiamo trovato migliore la spiaggia che si trova sulla strada da Methoni verso Finikunda.

Sulla destra si trova una taverna ed un  bar . Si può posteggiare sul piazzale della taverna dove spesso si fermano camper a fare campeggio libero.(Nella taverna si mangia bene con porzioni molto abbondanti).
Altra spiaggia si trova proseguendo sulla stessa strada ,subito dopo il campeggio Finikes.A Methoni  sotto il castello si trovano taverne caratteristiche .
 

SECONDO DITO -MANI
Proseguire lungo la costa per 70 km, attraversare Kalamata(città direttamente sul mare con alberghi e spiagge attrezzate o libere).
La strada sale con tornanti per circa 35 km e si arriva a Kardamili: paese caratteristico con case in pietra dove si può alloggiare in alberghi ,case od appartamenti.Qui viveva lo scrittore inglese Fermor autore del libro “Mani”   .  Possibilità di alloggio  a Kardamili e paesi circostanti.In paese è caratteristica e panoramica la taverna “Lela” Proseguendo verso Stoupa si trovano baie panoramiche (bella quella posta vicino al camping Ta Delfinia :si parcheggia sulla stradina e si scende a piedi , ma non so se il camping esiste ancora).
Superato l’abitato di Kardamili in direzione Stoupa , dopo alcuni chilometri lungo la strada costiera c’è “Baia Delfinia”. Bisogna lasciare l’auto in una piazzola sterrata a bordo strada e scendere per un centinaio di metri lungo una strada ripida. La spiaggia è di sassi misti a sabbia . Il mare è di un bel verde intenso, visto che riflette la vegetazione che circonda la piccola baia. Meglio avere le scarpe da scoglio.
A nuoto si può anche visitare una grotta. 
Proseguendo si incontra la baia di Itilo con appartamenti e taverne.

Si possono trovare appartamenti ed hotel lungo la strada.
Ottima soluzione per l’alloggio a Stoupa è l’Hotel Kolokotronis  che dispone di appartamenti e ville con piscina con vista mare  .

Proseguendo si incontra la baia di Itilo con appartamenti e taverne.
Potrebbe essere il punto di partenza per il giro del Mani (bell’albergo Porto Vitilo  Si affaccia sul mare , ma non adatto al bagno in mare , ma con piscina, ottime le stanze e la prima colazione con cibi  tradizionali)  
Proseguendo si arriva alla bella cittadina di Areopoli (circa 50 km dopo Kardamili)(buoni i suvlaki e la carne nel locale posto a fianco della macelleria sulla piazzetta davanti alla farmacia).
La penisola del MANI si estende fra il golfo di Laconia ad est, e il golfo Messenico a ovest. Una bella strada tutta curve e tornanti permette di percorrerne tutto il perimetro.
Il territorio nei secoli ha vissuto sanguinosi scontri tra i diversi clan, con gli abitanti costretti a costruire torri difensive per proteggersi dalle incursioni nemiche. Le quasi 800 torri, i villaggi di pietra, la vegetazione di ulivi e cipressi sono diventati il simbolo di questa terra ancora poco conosciuta anche poiché non molto facile da raggiungere. 
 

Altro albergo per un soggiorno nel Mani è il TSITSIRIS CASTLE Hotel .

Si possono trovare  molte sistemazioni in hotel o appartamentini.
Inizia il giro del Mani (80 km) :visita alle grotte Pirgou Dirou, si prosegue attraverso paesini caratteristici e belle baie (particolare attenzione alle indicazioni stradali,o prenderla con filosofia se si sbaglia strada perché le indicazioni sono improvvise o carenti) ed  arrivare fino all’estrema punta che secondo   gli antichi rappresentava l’ingresso  all’Ade.
MANI : È la penisola più aspra del Peloponneso, famosa per le sue centinaia di torri di pietra che svettano di fronte al mare e ricordano ancora oggi la strenua difesa dei territori dagli invasori. I paesi di pietra si perdono tra gli alberi di ulivi e le spiagge sono solitarie, alcune complicate da raggiungere, per questo poco frequentate anche in estate. Capo Tenaro è uno dei punti più a Sud d’Europa . 
Il Mani è una delle regione più selvagge e remote del Peloponneso. Gli abitanti, indomiti discendenti degli antichi spartani, riuscirono anche grazie alla particolare conformazione del territorio, a mantenere una loro autonomia persino durante la dominazione turca. Il paesaggio è mediterraneo ,brullo e montagnoso, in larga parte disabitato, quasi impossibile da coltivare e punteggiato dalle torri in pietra. La strada è un susseguirsi di tornanti e saliscendi lungo una costa caratterizzata da alte scogliere alternate a baie e spiagge dal mare cristallino, a volte riparate ,a volte battute dal vento.
Areopoli è il  capoluogo e porta d’accesso al Mani. Il nome significa  città di Ares ( ildio della guerra), è un paesino di case di pietra, dove gli unici segni del turismo sono taverne e ristoranti all’aperto, con cucina semplice e gustosa.
Areopoli è il posto ideale per una pausa gastronomica. Nei negozi si possono acquistare olive, pane  e il formaggio della zona .
Da qui in poi , per circa 80 km. sarà quasi impossibile trovare negozi ,sportelli bancomat e benzinai. Proprio  oltre Gerolimenas e poco dopo Vathia ( uno dei villaggi più densi di case-torri) si trova Porto Kagyo. Dalla  cima la strada scende vertiginosamente,In fondo ai tornanti una piccola spiaggia protetta che dà riparo a qualche barca e poche case e 2-3  taverne. Si prosegue attraverso paesini caratteristici e belle baie (particolare attenzione alle indicazioni stradali,o prenderla con filosofia se si sbaglia strada perché le indicazioni sono improvvise o carenti) ed  arrivare fino all’estrema punta che secondo   gli antichi rappresentava l’ingresso  all’Ade. (Capo Tenaro )
 Capo Tenaro è l’ estrema punta meridionale del Peloponneso e dell’Europa continentale. Si parcheggia la macchina dove termina la strada e si può camminare fino al faro. Il capo Matapan (o Capo Tenaro) è un luogo importante da migliaia di anni. Nella mitologia greca una una caverna qui situata era la casa di Ade. 
All’inizio del Mani si possono visitare le grotte Pirgou Dirou: abitate fin dal tempo del Neolitico, visitabili solo con una piccola imbarcazione che scivola quieta tra le stalattiti e stalagmiti che si riflettono nell’acqua scura. 
 

Si torna ad Areopoli e si prosegue verso Gitio(dopo 30 km) con sosta alla bella spiaggia di Mavrovuni con appartamenti,bungalow e taverne (zona di osservazione e protezione delle tartarughe) E’ città portuale con partenza delle navi per Citera
TERZO DITO : LACONIA

Da Gitio sono possibili varie escursioni :

Monemvassia (antica città veneziana ben conservata)(100 km da Githio) Hotel ed appartamenti nella città nuova  prima del ponte che porta alla rocca
Monemvassia  è uno degli angoli più sorprendenti del Peloponneso: questo piccolo borgo medioevale è stato costruito ai piedi di un immenso promontorio roccioso, collegato alla terraferma da una stretta strada artificiale.  Monemvassia è uno sperone di roccia proteso nel mare. Un tempo era un’isola, oggi è una penisola collegata da un ponte. Ma quando si arriva al ponte  nulla lascia presagire che su uno dei lati dell’isola, invisibile dal litorale,  si nasconda un villaggio cinto da mura.
Ma entrando dalla porta principale del Kastro, come è chiamato il paese, si scopre un mondo a parte dove si può solo andare a piedi. Tutto è curatissimo con  negozi di gioielli , gallerie d’arte ,ristoranti sulle terrazze che guardano il mare, i bar che diffondono musica, nei vicoli  bouganvillee spuntano dai ruderi delle case,  e gradini consumati dal tempo salgono verso la rocca.
Nel centro si trovano alcune varie piccole chiese,  tra cui la Cattedrale del Cristo in Catene . Arrampicandosi verso il Kastro si aprono delle vedute indimenticabili su tutta Monemvasia, con lo sfondo del mare blu intenso. Dalla fortezza parte un sentiero a picco sul mare che raggiunge la Chiesa di Agia Sofia, in cima ad una scogliera. 
Se visitate Monemvasia è possibile parcheggiare sul bordo della strada d’accesso, ma spesso la fila è molto lunga, soprattutto la sera.  C’è anche un po’ d’Italia a Monemvasia: l’antico nome veneziano era Malvasia, quello che ha dato il nome al ben conosciuto vino che  è originario di qui.
 https://panoramahotel-monemvasia.gr

 –Isola di Elafonissi : con le sue bellissime spiagge (traghetto in partenza da Neapolis, 5 minuti di traversata ) (100 km da Githio) .Possibilità di pernottare in camping o appartamenti.
Da Neapolis si raggiunge l’Isola di Elafonissi con le sue bellissime spiagge (traghetto in partenza da Neapolis, 15 minuti di traversata )  Si prende il traghetto di fronte a Neapoli e si sbarca sull’isola di Elafonissos, che è una delle spiagge più belle della Grecia: Simos beach è forse l’unica in questa zona che diventa discretamente affollata in alta stagione.  La piccola isola di Elafonisos è senza dubbio uno dei luoghi  più apprezzati della Grecia. Raggiungerla non è facilissimo

(100 km di queste strade non si percorrono in 1 ora ! Come minimo ce ne vogliono 2)

Ma chi deciderà di spingersi fino a qui, troverà una delle più belle spiagge del Mediterraneo!

L’isola è piccola con un paesino delizioso  con taverne dove gustare il pesce  e due spiagge che non si scorderanno facilmente .
Spiaggia di Simos: La spiaggia più famosa di Elafonisos, Simos, si trova a sud-est: un sottile lembo di sabbia separa due tratti di mare. La spiaggia ad est è la più piccola e la più riparata dai venti, con una bellissima laguna spesso calma. La spiaggia ad ovest è lunga un paio di chilometri. Qui i venti soffiano più forti ed il mare resta più agitato. E’ possibile salire sul piccolo promontorio per ammirare una splendida veduta su tutta la baia. La più piccola spiaggia di Panaghia si trova sul versante opposto dell’isola: la sabbia è meno bianca rispetto a Simos. Il parcheggio è  a ridosso della spiaggia dove si trova anche un bar-taverna.

Da Neapolis e Gythion partono navi per l’isola di Kithira  
DA GYTHION VERSO NORD
-Mistrà (antica città bizantina )(80 km da Githio) Possibilità di pernottare :     Hotel BYZANTION MYSTRAS tel 0030 2731082019
 Il territorio della Lakonia occupa ancora oggi la stessa terra racchiusa fra le montagne sulla quale regnava Menelao durante l’epoca micenea.
È la terra di Sparta, casa dei guerrieri più  leggendari di tutti i tempi, che sconfissero Atene e tutta la Grecia durante le guerre del Peloponneso che durarono dal 431 al 404 a.C. Il panorama in questo angolo della Lakonia è impervio dominato ad ovest dalla catena montuosa del Taigeto ed ad est dal Monte Parnone; in mezzo ai due profili montuosi a perdita d’occhio distese di ulivi e cipressi.
La Sparta di oggi è una cittadina tranquilla, piuttosto anonima, immersa in un verde paesaggio mediterraneo dove protagonista è l’ulivo, protetta a ovest dai Monti del Taigeto. Nulla si vede che richiami l’antica potenza della città.
 -Mistra (Mystras) (antica città bizantina )(80 km da Githio vicino a Sparta). Il sito archeologico, patrimonio dell’Umanità, è una città fortificata con chiese bizantine, palazzi e fortezze. Si tratta del luogo in cui la cultura bizantina raggiunse tra il 14° e 15° secolo uno dei punti di massimo splendore, proprio negli anni in cui l’impero stava crollando sotto l’avanzata dell’esercito ottomano. La decadenza sotto il dominio turco e successive invasioni e devastazioni ad opera di eserciti russi, albanesi e turchi condussero alla rovina la città.  La città bizantina di Mystra è un grande museo all’aperto dominato dal castello, ai piedi del quale sono disseminate case e palazzi medioevali, le chiese bizantine affrescate e il palazzo dei principi franchi Villehardouin.

Mystras è sulle pendici settentrionali del Monte Taigeto, 6 km. NO da Sparta.

Il castello sulla cima della collina è stato fondato nel 1249 da Guglielmo II de Villeharduin. Dopo 1262 passò sotto il controllo di Bisanzio, e alla metà del 14 ° secolo divenne la sede del Despotato di Morea. Nel 1448 l’ultimo imperatore di Bisanzio, Costantino XI Paleologo, fu incoronato a Mystras. Nel 1460 la collina fu catturata dai turchi . Per un breve periodo  Mystras passò sotto il controllo dei Veneziani (1687-1715), ma fu poi nuovamente ripresa dai Turchi.  
I monumenti più importanti del sito sono:

  • Il Castello franco con i merli e le torri  fondato da Guglielmo II de Villeharduin ed è stato successivamente rafforzato da greci e turchi..
  • La Cattedrale di San Demetrio.  L’interno è decorato con pitture murali risalenti al periodo compreso tra 1270-1280 e  14°-  15 ° secolo.
  • Chiesa dei Santi Teodoro. E ‘stata costruita tra il 1290 e il 1295 dai monaci. E ‘di tipo ottagonale, con cappelle laterali, ed è decorata con pitture murali risalenti alla fine del 13 ° secolo.
  • Chiesa della Madonna Odigitria. E ‘stato costruita nel 1310  e decorata con pitture murali risalenti al 1312-1322, collegate all’arte costantinopolitana.
  • Chiesa di Aghia Sophia. Chiesa a due colonne, costruita a metà del 14 ° secolo. Ha cappelle laterali e un campanile, pitture murali notevoli sono conservati nel santuario .
  • Monastero di Nostra Signora Peribleptos. Il catholicon (chiesa principale) è una cupola con cappelle. Accanto ad essa si erge la torre-Refettorio. 
  • Chiesa della Madonna Evangelistria (dell’Annunciazione). Chiesa a due colonne decorate con affreschi dell’inizio del 15 ° secolo.
  • Monastero di Nostra Signora Pantanassa. Il catholicon presenta portici esterni e un campanile. Pitture murali  datate 1430 sono conservate al piano superiore e nel santuario, mentre le pitture murali del piano terra  sono del 18 ° secolo.
  • Palazzi dei despoti. Contiene molti edifici di diverse funzioni, eretti in diverse fasi tra il 13 ° e il 15 ° secolo.
  • edifici urbani : il più interessante degli edifici urbani eretti sulla collina sono il Palataki (Small Palace), la Casa di Frangopoulos e la Casa di Laskaris.
    Partendo dalla biglietteria della Città Alta il sentiero inizia a scendere, si oltrepassa la Porta di Nauplia e si raggiunge la piccola chiesa di Agia Sofia. Da qui una bella  vista su tutta la vallata , con il Palazzo dei Despoti che domina il paesaggio. 
    Continuando a scendere, la Porta di Monemvasia rappresenta l’accesso alla Città Bassa. Dal sentiero che prosegue subito dopo la porta, si raggiunge l’edificio più caratteristico di Mystra: il Convento di Pantanassa. La chiesa, che risale al 1300, è l’unico ancora abitato dalla monache ed ha all’interno stupendi affreschi. Proseguendo verso la biglietteria inferiore si incontra il piccolo e tranquillo Monastero di Peribleptos scavato nella roccia, con affreschi trecenteschi ancora intatti e dove è possibile accedere ad alcune antiche abitazioni private. Poco prima dell’uscita si trova la splendida Metropolis, con una magnifica facciata in pietra ed i pregevoli interni che comprendono arredi sacri ed un trono in legno finemente decorato.
     Da evitare le ore più calde anche se la zona è spesso ventilata e parte del percorso è ombreggiato.

Proseguire verso Tripoli-Nauplio con la superstrada
oppure spostarsi verso il versante est del Peloponneso e salire verso la montagna( Monte Parnon)attraverso una strada tortuosa e in notevole pendenza (100 km di strade di montagna).Si attraversano boschi e paesini caratteristici ,si può vedere un monastero e si scende verso Leonidio :  zona con belle spiagge ,taverne e possibilità di stanze (Le spiagge si trovano seguendo indicazioni  verso Plaka)

Poiché tutto il Peloponneso è montagnoso quando si fa il conto dei km e dei tempi ,specialmente nel sud del Peloponneso, bisogna sempre raddoppiare il tempo di normale percorrenza delle strade.
Se si sceglie la superstrada d’ora in poi la strada si fa più facile,pianeggiante e panoramica.
ARGOLIDE 


È all’interno della verdeggiante regione dell’Argolide (venendo da Atene è la prima penisola del Peloponneso che si incontra e che separa il golfo Saronico dal golfo Argolico), che si concentrano
la maggior parte dei siti antichi del Peloponneso, fra cui lo straordinario teatro di Epidauro, uno dei teatri di epoca greca meglio conservati al mondo, dall’acustica stupefacente.Dopo circa 80 km si arriva a Nauplio (cittadina,veneziana con castello, bell’architettura,piazzette e negozi)che è stata la sede della prima capitale greca .

Bellissimo panorama dall’alto del castello.

A Nauplion una bella spiaggia si trova a Kastro Palamidi (Da Nauplion seguire indicazioni per Palamidi)

Nafplio (o Nauplia) è stata la prima capitale della Grecia moderna dopo l’indipendenza nel 1834.
La cittadina, è abbellita da case veneziane, ville neoclassiche  e pittoresche stradine lastricate dove trovare boutique, caffè ,taverne e buganvillee che scendono dai pergolati .
 Il centro storico , dominato dalla Fortezza di Palamidi, con la fitta rete di vicoli  che confluiscono a piazza Syntagmatos,  è sempre animato da ristoranti e caffè con tavolini all’aperto.
La via principale, Vasileos Konstantinou, è interamente pedonale i. Sul lungomare e nei vicoli del centro è in susseguirsi di ristoranti che offrono i tipici piatti della cucina greca e le specialità di mare.
Si può parcheggiare al porto. Alla Fortezza di Palamidi si può salire comodamente in auto, oppure risalendo la ripida scalinata che si dice conti 999 scalini.
Al tramonto salire sull’antica fortezza veneziana di Palamidi, che gode di una vista impareggiabile sulla baia sottostante e sulle montagne in lontananza .La vista dalla Fortezza è magnifica, in particolare dalla cima del meglio conservato Bastione di Agios Andreas. L’imponente fortezza è in realtà una vera e propria cittadella, costruita dai veneziani nel 1714 ed è considerata un capolavoro di architettura militare
 Epidauro e Micene,  sono considerati tra i più affascinanti siti archeologici del Peloponneso, grazie anche alla loro spettacolare posizione . 
Epidauro è principalmente conosciuta per il suo splendido teatro, tra i meglio conservati dell’antica Grecia; il teatro risale al IV secolo a.C. ed è apprezzato in particolar modo per la sua acustica straordinaria. Nell’antichità Epidauro era famoso soprattutto come luogo di guarigione, con la gente che arrivava da molto lontano per godere delle miracolose cure del Santuario di Asclepio. Purtroppo non è rimasto molto degli antichi templi .
All’interno del sito archeologico si può visitare anche il piccolo museo, dove si possono ammirare  statue e bassorilievi .
Siamo  in Argolide,  che prende il nome dalla città di Argo. Era in questi luoghi che visse e regnò Agamennone . E la civiltà Micenea dominò la Grecia per quasi quattrocento anni, dal 1600 al 1100 a.C. Le tracce di questa civiltà costellano la penisola, la più importante fra tutte è Micene stessa che accoglie i visitatori  con la leggendaria porta dei leoni.
Micene, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, diede il nome all’importante civiltà micenea ed è definita la cittadella di Agamennone. La visita al sito si divide in due parti: la cittadella fortificata si trova in cima ad una collina ed era circondata da possenti mura ciclopiche alte fino a 13 metri. L’accesso alla città era consentito dalla Porta dei Leoni, la parte meglio conservata di Micene, un’imponente passaggio costituito da enormi blocchi di pietra sormontati da due leonesse.
Del palazzo di Agamennone e della Sala del Trono non restano che alcuni grandi massi . Tuttavia, il paesaggio circostante è spettacolare .
Ai piedi della cittadella si trova il moderno museo dove si possono ammirare, ceramiche, monete e gioielli. 
La seconda parte della visita permette di ammirare la parte meglio conservata di Micene, il famoso Tesoro di Atreo; l’imponente tomba a cupola di Agamennone è costituita da un’immensa e altissima sala circolare interamente costruita con blocchi di pietra, che diventano sempre più piccoli fino alla sommità.
 Possibilità di trovare appartamenti ad Assini per visitare Nauplio,Epidauro ,Micene ed eventualmente l’isola di Idra (isola dove non si può andare in automobile, ci sono frequenti aliscafi da Hermioni)  
 A Tolo buon hotel semplice ed economico , ma con splendido panorama e facilità di parcheggio è Hotel Panorama 

Proseguendo in auto Verso Hermioni o Metoxi (1,5 ore di auto) si può traghettare e visitare l’Isola di Idra o l’isola di  Spetses

A 70 km da Nauplio visita al canale di Corinto (ponte ,rovine del tempio ad Afrodite e cittadella fortificata Acrocorinto).
A poco più di un’ora d’auto da Atene si raggiunge Corinto, vero e proprio ingresso nella regione del Peloponneso e città di una delle opere ingegneristiche più sorprendenti del mondo, il Canale. Concepito per la prima volta da Periandro (tiranno dell’Antica Corinto nel settimo secolo a.C.) ma realizzato dai francesi nel 1800, è lungo 6 chilometri, ha pareti che cadono a picco nel mare per 90 metri ed è largo 23.
Del passato glorioso della città rimangono poche tracce ,ma belle, soprattutto Acrocorinto Antica, che dalla cima di un piccolo monte domina i territori sottostanti e le cui mura fortificate meritano una visita, così come la sottostante Corinto Antica. 
 Una piccola stradina porta all’antica Corinto dove soltanto alcune rovine ci ricordano lo splendore della città un tempo leggendaria per la sua potenza e ricchezza: troviamo qui i resti del Tempio di Apollo, costruito nel 540 a.C. con i classici elementi tipici del tempio dorico greco, di cui oggi rimangono sette colonne monolitiche .   Poco lontano da qui troviamo l’antica Agorà ; nella Corinto antica notiamo anche il Tempio di Ottaviano realizzato sotto l’impero romano, e la fontana Pirena voluta nel sesto secolo a.C. come sorgente sacra. 
Acrocorinto è una roccia alta 575 metri che domina la pianura di Corinto. e è stata utilizzata già dai tempi antichi come castello (Acropoli). Corinto era una città – stato importante della Grecia antica. Controllava il punto nevralgico di Istmo e costituiva il più importante nodo commerciale del mondo antico .Sono stati eretti il tempio di Afrodite , l’acropoli e a metà strada una chiesetta bizantina; in alto,  si notano una cinta muraria e delle fortificazioni volute per lo più dai Veneziani a difesa del territorio. Si può parcheggiare quasi in cima e passeggiare per le rovine.La salita è impervia e sono necessarie scarpe con suola di gomma.


 
 

Ad 80 km da Corinto  c’è Atene . Oltre ai siti archeologici  quali Partenone ,Museo etc. molto panoramica è la strada che porta a Capo Sunion  con spiagge e baie accessibili . (descritta in altro articolo su questo sito)
Se rimane tempo ,è interessante la visita del sito archeologico di Ireo  : attraversato il ponte di Corinto in direzione di Atene ,girare subito per Loutraki e proseguire verso Ireo  per una sosta (locali e taverne con sito archeologico Ireo di Perakora) .lI santuario Heraion di Perachora è uno dei rari casi in cui mare e archeologia si fondono alla perfezione. Non sono tanti i posti dove è possibile farsi una nuotata in mezzo a un sito archeologico. A rendere questa destinazione ancora più interessante, si aggiunge il fatto che a soli due chilometri, c’è il Lago Vouliagmeni ( in realtà è un pezzo di mare con una piccola apertura che lo fa sembrare un lago) con alcune taverne.
Il bacino d’acqua, che si trova a 23km dallo stretto di Corinto, è collegato al mare da una strettissima fessura sul lato sud .
Heraion è il nome dato a tutti gli antichi templi dedicati alla dea Era. L’Heraion di Perachora era un santuario della dea Era , alla fine della penisola Perachora. Oltre ad un tempio di Era di costruzione e antichità insolite,sono stati trovati i resti di una serie di altre strutture .
Il Santuario di Era a Perachora si trova 14,2 km da Corinto e 75,9 km  da Atene. 
 

Da Corinto dopo 130 km si ritorna a Patrasso
 Se  si riparte da Igoumenitsa e rimangono giorni a disposizione si può visitare l’isola di Leukade (con belle baie ,noi in genere ci fermiamo a Poros dove si possono trovare stanze,appartamenti ,camping) 
Proseguendo verso Igoumenitsa  ci si può fermare a fare un bagno un paio di chilometri prima di arrivare a Parga, presso la baia di Lichnos ( si trova facilmente perché lì vicino c’è anche un campeggio).E’ una bella spiaggia con taverne . Merita una  visita anche la cittadina di Parga(castello).
 

http://www.gtp.gr  (sito in cui si possono vedere gli orari delle navi  e anche hotel ed appartamenti)
 
 

Ti potrebbe piacere:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *