Le isole del Dodecanneso sono situate nella parte più orientale della Grecia, davanti alla costa turca Le isole principali sono 12 (da qui il nome Dodecaneso):
Rodi, Kos, Astypalea, Kalimnos, Karpathos, Kassos, Kastellorizo, Leros, Nisyros, Patmos, Symi e Tilos.

Nonostante la vicinanza con la Turchia,le isole non mostrano molte influenze turche se non per qualche minareto o moschea. L’occupazione veneziana , quella dei cavalieri di S.Giovanni e quella italiana durante la seconda guerra mondiale hanno lasciato invece notevoli testimonianze architettoniche. La maggior parte delle isole vive oggi sul turismo, ma la loro storia antica è testimoniata dai resti archeologici e dai numerosi musei presenti anche nelle isole più piccole.
Il clima delle isole del Dodecanneso è tra più salubri del Mediterraneo. Gli inverni sono particolarmente miti e le estati fresche, grazie al meltemi, un vento proveniente da nord che soffia costantemente da giugno a settembre.
Come arrivare:
Rodi ,Cos ,Samos sono collegate con linee aeree, oltre che da linee di traghetti.Le isole del Dodecanneso sono collegate tra loro con linee di aliscafi e/o traghetti, di cui si possono comperare i biglietti direttamente nei porti.(Ad es. DODEKANISOS SEAWAYS )Da Rodi sono possibili escursioni giornaliere a Simi e Castellorizo. Da Cos sono possibili escursioni a Nissiros e da Patmos si possono fare gite giornaliere a Lipsi o Leros .Ai porti o all’aeroporto si possono noleggiare auto. A Cos diffuso il noleggio di biciclette Da tutte le isole sono possibili anche escursioni di una giornata in Turchia

NOTIZIE STORICHE
Come tutta la Grecia, le isole del Dodecanneso sono ricche di storia e furono abitate sin dall’epoca pre-minoica. Rodi e Kos, ancora oggi le due isole più sviluppate dell’arcipelago, si affermarono come isole dominanti già dal periodo arcaico. Distante da Atene, l’arcipelago godette di una considerabile autonomia: le isole furono libere di prosperare e il loro sviluppo non fu mai gravato da oneri fiscali o finanziari imposti dalla capitale. L’avvenimento che diede grande notorietà all’arcipelago fu la conversione al cristianesimo dei suoi abitanti – la prima di tutta la Grecia – che poté avvenire grazie alle predicazioni di San Paolo, che visitò ben due volte l’arcipelago, e di San Giovanni che, esiliato a Patmos, scrisse il suo famoso Libro dell’Apocalisse.
Durante i primi anni della dominazione bizantina le isole conobbero un periodo di prosperità, ma a partire dal VII secolo iniziò un periodo di decadenza, al quale contribuirono ondate di invasori e pirati. All’inizio del XIV secolo giunsero i Crociati, i Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme – meglio noti come i Cavalieri di Malta – che presero il totale controllo di Rodi . Rodi fu così trasformata nell’ultimo baluardo cristiano contro l’Islam, che inesorabilmente avanzava da oriente. Ma la salda fede dei Cavalieri non impedì, nel 1522, a Solimano il Magnifico e alle sue truppe di conquistare l’isola dopo un lungo assedio. Quattrocento anni dopo, nel 1912, i turchi furono cacciati dagli italiani durante la guerra per il possesso della Libia.


Gli italiani, nuovi dominatori dell’arcipelago, imposero l’italiano come lingua ufficiale e proibirono la pratica del cristianesimo ortodosso. Durante la loro permanenza sulle isole costruirono inoltre diversi edifici fascisti il cui stile crea un notevole contrasto con le forme dell’architettura greca, completarono molti scavi e restaurarono diversi monumenti archeologici. Dopo la resa dell’Italia agli Alleati, nel 1943, le isole furono il teatro di scontri tra le forze armate inglesi e tedesche, che inflissero grandi disagi e sofferenze alla popolazione locale. Nel 1947, le isole del Dodecanneso si ricongiunsero ufficialmente alla Grecia.
RODI

L’isola più grande del Dodecanneso è Rodi, famosa per essere l’isola del Mediterraneo dove il sole splende per 300 giorni all’anno, conserva preziose testimonianze della storia più antica e regala panorami incantevoli.
Il suo capoluogo, la città di Rodi, è una città moderna cresciuta attorno al cuore della città antica, risalente al Medioevo. All’interno della città vecchia si trovano, tra gli altri edifici importanti, la moschea di Solimano, l’Ospedale dei Cavalieri e il Palazzo del Gran Maestro. La città moderna è caratterizzata da strade larghe, edifici moderni, alberghi, negozi e locali.


A Rodi c’è un’ intensa vita notturna. L’isola è famosa per le sue spiagge ,ma è anche ricca di testimonianze storiche e archeologiche. La sua architettura è un mosaico fatto di vestigia di epoca greca, romana, bizantina, stile gotico, influenze turche, provenzali , catalane ed italiane.
STORIA: ETA’ ARCAICA
Durante la maggior parte della sua storia, la Grecia antica fu costituita da città -stato che ne limitavano il potere oltre che le frontiere. Sulla piccola isola di Rodi ce n’erano tre: Ialysos, Kamiros e Lindos. L’isola di Rodi era un importante centro economico nel mondo antico, essa infatti e’ situata sulla punta sud-ovest dell’Asia Minore dove il mar Egeo viene a contatto con il Mediterraneo. Nel 408 a.C., queste tre città si unirono per creare un territorio con un’unica capitale, Rodi. La citta’, che fu disegnata per approfittare del migliore porto naturale dell’isola sul litorale nordico, prospero’ commercialmente ed ebbe forti legami economici con il loro alleato principale, Tolomeo I Sultano d’Egitto. Nel 357 a.C. l’isola venne conquistata da Mausolo di Alicarnasso (la cui tomba e’ una delle altre sette meraviglie del mondo antico), cadde in mani persiane nel 340 a.C. ed infine fu conquistata da Alessandro Magno nel 332 a.C. Fioriscono famose scuole di retorica,e una importante scuola di scultura a cui si fanno risalire la Venere di Milo ,la Nike di Samotracia e il Laocoonte. Esempi di quest’arte sono esposti al Museo Archeologico sistemato all’interno dell’ospedale dei Cavalieri


A questo periodo risalgono l’acropoli di Lindos e nella città di Rodi l’acropoli : tempio di Apollo Pizio (Monte Smith)


Dal 1082 i veneziani stabiliscono la base della loro flotta nell’isola,alla fine del XIII secolo è nelle mani dei Genovesi che vendono l’isola ai Cavalieri di san Giovanni che trasformano l’isola in un importante centro strategico ed economico cavalieriNel 1522 l’isola cade nelle mani di Saladino il Magnifico e i greci si troveranno per 390 anni sotto il giogo turcoDopo la rivoluzione greca del 1821 Rodi continua a rimanere sotto il dominio turco fino al 1912 quando gli Italiani che hanno dichiarato guerra alla Turchia conquistano il Dodecanneso e occupano l’arcipelago fino alla sconfitta nella Seconda guerra Mondiale . Il 7 marzo 1948 l’isola viene riunita alla Grecia
Viaggio a Rodi
L’antica Rodi fu fondata nel 408 a.C. e delle meraviglie dell’epoca ellenistica si può visitare solo l’acropoli superiore sul monte Smith dal nome dell’ammiraglio inglese che qui aveva sistemato il corpo di guardia durante la guerra contro i turchi. sotto l’ Acropoli c’è lo Stadio e un piccolo teatro
RODI CITTA’
La suggestione di Rodi sta nella magia di una città quattrocentesca splendidamente conservata,ancora più suggestiva se visitata in periodi meno turistici:un dedalo di vicoli,piazzette in cui si respira atmosfere di altri tempi e in cui si incontrano monumenti cristiani,islamici ed ebrei.

La città medievale, proclamata nel 1988 monumento protetto dall’UNESCO per il suo valore di patrimonio culturale mondiale, si sviluppava attorno al porto più importante dell’isola, allora chiamato ‘Emporiò, protetta da bastioni forti ed imponenti. Durante il dominio dei Cavalieri nella città risiedevano Greci ed una la piccola comunità Ebrei mentre i Cavalieri occupavano il Castello, centro amministrativo e religioso dell’isola che conteneva edifici di funzioni diverse come l’Armeria, l’Ospedale e, il più importante di tutti, il palazzo del grande Maestro. Costruzioni importanti del castello erano anche le residenze, che contenevano le dimore e le sale di riunioni di Cavalieri della stessa nazionalità.


La città è circondata da una colossale cerchia di mura ,4 km di bastioni,fortezze , porte e torri decorate da stemmi e merlature . Per visitare la città si entra da una delle grandi porte e si esplorano vie , palazzi e fortezze




La via dei Cavalieri (Odos Ippoton) collega l’ospedale dei cavalieri al palazzo del Gran maestro la fortezza nella fortezza restaurato dagli italiani nel 1940.
In questa via si cui si affacciano i Palazzi delle Nazioni dell’Ordine di San Giovanni detti alberghi delle lingue (Italia,Francia,Spagna,Provenza).




CHORA
Proseguendo oltre la Torre dell’Orologio si incontra la Moschea di Solimano e di fronte la biblioteca di Ahmed Chafouz

Continuando a passeggiare si incontrano:la piazza dei Martiri Ebrei e piazza Ippokratus con la fontana turca e strade e vicoli con negozi e locali turistici


LA CITTA’ NUOVA
Fuori dalle mura si estende la città nuova:
Il Porto di Mandraki :Sul molo si trovano i tre mulini a vento,la torre circolare di Agios Nikolaos che costruita nel 1464 faceva parte delle fortificazioni portuali dei cavalieri e all’estremità del porto i cervi bronzei su colonna (che segnano i punti in cui secondo la leggenda poggiava il Colosso)




Proseguendo si incontrano edifici in stile italiano con influenze moresche fino ad arrivare all’acquario.
Una strada costiera percorre tutta l’isola e ci consente a partire dall’albergo situato a Kallitea ( hotel kresten palace in cui abbiamo trovato ottima ospitalità ) di visitare agevolmente tutta l’isola .
I° Itinerario :Parte EST
La strada è litoranea e attraversata la zona ad alta densità turistica di Fallirai ci fermiamo in vari punti molto suggestivi
Spiaggia di Tsampika e castello di Feraklos dove i cavalieri tenevano i prigionieri


Arriviamo poi a LINDOS (55 km da Rodi)
con l’acropoli che domina il panorama dalla cima di una scogliera, fatta di case bianche tra i vicoli


Lindos data dal XII secolo. Arriva al culmine della potenza nel VI secolo sotto il governo di Cleobulo uno dei 7 saggi dell’antica Grecia che fa costruire il tempio di Atena.qui fiorisce una grande scuola di scultura. Nel 408 a.c. quando viene fondata rodi comincia la decadenza perché la scuola di cultura e i cantieri navali vengono trasferiti a rodi.Il tempio di Atena fu meta di pellegrinaggi fino al 396 d.c. quando l’imperatore bizantino teodosio II chiude tutti i santuari pagani e uccide i sacerdoti di Atena Lindia che si opponevano.Sotto il dominio dei bizantini e dei cavalieri vengono costruite e rafforzate le difese i cavalieri costruiscono la fortezza e la grande scala che proteggono le rovine più antiche Ai piedi della scala si nota una triremi scolpita nella roccia nel 170 a.c. in onore dell’ammiraglio Agesandro.

Continuando la salita si giunge al palazzo del cavaliere comandante con lo stemma del gran maestro d’Aubusson.


Si incontrano poi i resti della chiesa bizantina di San Giovanni del XIII sec

Qui si apre una grande spianata con i resti del tempio da cui si gode un suggestivo panorama
LINDOS
La cittadina con le sue strette vie è ben conservata e piacevole da visitare
Ai lati del promontorio si aprono 2 baie:la prima alla base dell’ingresso alla cittadina e alla seconda chiamata baia di San Paolo (si narra che si fosse fermato qui) si accede prima di lasciare la località
Dopo circa 30 km si arriva a Katavià e da lì dopo a Prasonisi situata all’estremità meridionale dell’isola:una stretta striscia di sabbia che d’inverno è coperta dal mare unisce la piccola isola alla terraferma


II itinerario: Parte Ovest
Ritorniamo verso Kattavià e da lì risaliamo la costa ovest dell’isola
Ci fermiamo al castello di Monolithos da dove si può ammirare uno splendido panorama. Percorrendo un piccolo sentiero si arriva ai ruderi di un castello ed alla piccola chiesa di San Panteleimon

Prossima ed ultima tappa prima del ritorno a Rodi è KAMIROS una delle tre città più potenti nell’antichitàIl suo improvviso declino ed abbandono le ha valso il nome di Pompei greca .


Non vi è traccia di mura e di catastrofe violenta. Qui è stata trovata la stele di Kritò e Trimarista ,conservata al Museo Nazionale :Kritò con i capelli tagliati in segno di lutto abbraccia la madre morente (410-420 a.C.)
Qui abbiamo incontrato un piccolo rettile del genere Sauro famiglia Agamidi:


Lo stellione (Agama stellio), diffuso nell’Europa meridionale, nell’Asia occidentale e nell’Africa nordorientale, è presente con la razza tipica presso Salonicco, nelle Cicladi, a Rodi, in molte isole turche e in tutto il Medio Oriente fino all’Egitto. Lungo fino a 30 cm, di cui 17 spettanti alla coda, ha colore grigiastro con macchie nerastre, giallicce o arancione. I maschi presentano sulla gola un reticolo azzurro-grigiastro. Vivono nelle località sassose più o meno ricche di vegetazione e nelle case abbandonate ove ricercano ogni tipo di insetti. Agili, veloci, ottimi corridori e buoni saltatori, si difendono con la fuga o nascondendosi sotto i sassi e tra le spaccature delle rocce. Diurni, abitano in colonie aventi ognuna un suo territorio di caccia. Le femmine depongono al massimo 10 uova più grandi di quelle delle comuni lucertole.
Da Rodi con 2,5 ore di aliscafo si arriva a Cos