Vorrei che il titolo fosse Viaggi di Sogno ma invece sono Sogni di Viaggio.
Qui descrivo i viaggi che grazie a letture o a films sono rimasti nel mio immaginario.

La mia America :I grandi parchi

Dell’America ho visto solo New York, ma l’America che vorrei conoscere è quella dei paesaggi di TEX : canyon, praterie, montagne che spuntano dal deserto.

Questi sono i paesaggi che mi hanno fatto sognare quando ero bambina.

Ho conosciuto la lotta dei messicani contro gli oppressori dalle avventure di Tex che andava ad aiutare il suo amico Montales.

Non rileggo Tex da tanto tempo, ma mi ricordo i nomi di tutti i personaggi : la moglie Lilith, il figlio Kit, gli amici Kit Carson e Tiger Jack, il nemico Mefisto e tanti altri.

Ho la collezione dei primi 600 numeri di TEX , iniziata negli anni 60 con mio padre.
Avevo smesso di leggerli in seguito alla malattia e morte di mio padre. Infatti li compravamo e prima li leggeva lui e poi io.

Tex è stato sottovalutato : i valori che ha trasmesso ai giovani della mia generazione sono stati importanti: la generosità, il coraggio ,la multiculturalità, il rispetto per l’ambiente , la lotta contro gli spacciatori d’oppio ….

Tex Willer sempre pronto a correre in difesa degli amici , onesto, giusto , difensore dei popoli oppressi : Navajos, messicani etc. potrebbe avere ancora molto da dire. Invece non è conosciuto e apprezzato dalle nuove generazioni.

Per chi non conosce TEX ecco alcune notizie.

Tex Willer è stato uno dei più popolari fumetti italiani.
Oggi avrebbe 74 anni ed io ne ho 70…
Ideato da Giovanni Luigi Bonelli e disegnato inizialmente da Aurelio Galleppini, in arte Galep, è il giustiziere solitario e paladino dei deboli, che combatte i nemici a suon di cazzotti e revolverate, è anche un ranger del Texas e capo delle tribù dei Navajos col nome di Aquila della Notte. Le sue avventure e quelle dei suoi compagni – il “pard” Kit Carson, il figlio Kit e il guerriero navajo Tiger Jack – sono ambientate nel Far west della seconda metà del 1800.
I paesaggi hanno un ruolo fondamentale: grandiose montagne , foreste, deserti, paludi e piccoli paesi con Saloon che servono bistecche e patatine ed infide città con intrighi politici e affaristici.
Cavalca col suo cavallo Dinamite dall’Utah all’Arizona ,al Nevada, fino al Texas e al confine col Messico tra canyon, praterie e riserve indiane. Talvolta lo troviamo anche in Canada, Alaska ed altri paesi, ma poi ritorna sempre nel West.
I suoi nemici come pure gli amici ritornano ciclicamente . Trascorre la vita a correre in soccorso degli amici e difendere i più deboli di fronte ai prepotenti, tra questi gli indiani, i messicani o gli afroamericani,.
Con l’inseparabile cavallo Dinamite ,suo figlio e i suoi amicie lotta contro trafficanti e banditi e sposando Lilith, figlia del capo Navajo guiderà la tribù col nome di “Aquila della Notte”.

La Monument Valley, il Grand Canyon sono i scenari più affascinanti in cui è stato ambientato il fumetto. Spettacolari panorami con i caratteristici paesaggi dell’immaginario western con rocce monolitiche modellate dalla pioggia e dal vento, e i cactus.

E’ la patria dei Navajos, popolazione indiana quasi interamente sterminata dai bianchi nel secolo scorso. Altra tribù nativa americana che ricorre all’aiuto di Tex è quella degli :Hopi, che in lingua indiana significa “popolo pacifico” e vivono nella Mesa Nera, nel nord-est dell’Arizona, in case costruite sui pendii delle montagne.
Nella zona tra Arizona, Utah, Colorado e New Mexico, dove sono ambientate le avventure di Tex, c’è la maggiore concentrazione di canyon del mondo. Immensi deserti di roccia rossa, punteggiati da picchi di pietra dalle forme più strane. Protagonista assoluto è il Gran Canyon, un’immensa e suggestiva gola creata dal fiume Colorado. L’ho ammirato nelle foto del viaggio di nozze di mio figlio!


PETRA
Uno dei miei films preferiti è “Indiana Jones e l’Ultima Crociata” anche perché la ricerca del Santo Graal mi ha sempre affascinato. Sono andata anche a visitare la tomba di Re Artù a Glastonbury,dove dicono sia sepolto il santo Graal insieme al re.
Harrison Ford è coinvolto nella ricerca del Santo Graal assieme a suo padre, l’intramontabile Sean Connery, e la loro ricerca termina in una magica città scavata nella roccia :PETRA. Il film è secondo me il migliore di tutta la serie e molti dei luoghi che mostra sono incredibili e hanno sempre stimolato la mia fantasia.
Ma le scene ,per me, indimenticabili sono state girate a Petra, in Giordania.
Questo sito archeologico fu l’antica capitale del Regno dei Nabatei.


EGITTO : Il Cairo e la crociera sul Nilo
Ho letto tutti i libri di Elizabeth Peters e la sua eroina Amelia Peabody , ha lavorato in tutti i siti archeologici più famosi dell’Egitto e grazie alle sue descrizioni ne sono rimasta affascinata.
Per non parlare ,poi, del film “Assassinio sul Nilo “ tratto dal giallo di Agatha Christie con Peter Ustinov che interpretava Poirot. Ho rivisto il film molte volte sempre desiderando di vedere quei fantastici luoghi.

Per ora mi limito ad aver visitato le esposizioni di reperti egizi : Metropolitan di New York, Museo Egizio di Torino e la recente esposizione “I creatori dell’Egitto eterno ” nell’affascinante location della basilica di VIcenza .


IL LABIRINTO DI CHARTRES
Sono stata sempre appassionata di labirinti. E il labirinto più famoso è quello della cattedrale di Chartres. Ho letto anche vari libri in cui la conclusione era il percorso del labirinto come pellegrinaggio spirituale e iniziatico. Un libro che descrive questo percorso è “Il libro dell’amore”di Kathleen Mc Gowan.
Il labirinto data dal 1288 e si trova sul pavimento della navata centrale ed è un’opera di Renaud de Cormont.

MASADA
Anche gli eventi successi a Masada durante la guerra contro i Romani mi hanno sempre incuriosito. Masada era in passato un’antica fortezza, situata su una rocca a 400 metri di altezza rispetto al Mar Morto, a circa 100 km da Gerusalemme, in Israele.
Mura e torri la rendevano pressoché inespugnabile, l’unico punto d’accesso infatti era ed è ancora oggi, l’impervio sentiero del Serpente, così chiamato per i numerosi tornanti e per la sua strettezza, che lo rendevano un difficilissimo ostacolo da superare.
Nel I secolo a.C. la fortezza era il palazzo di Erode il Grande, era dotata di terme, magazzini sotterranei e ampie cisterne per la raccolta dell’acqua.
Divenne nota per il lungo assedio dell’esercito romano, avvenuto durante la prima guerra giudaica nell’anno 74.
Nel 70 d.C., l’Impero Romano conquistò Gerusalemme e solo un migliaio di ebrei riuscirono a fuggire e rifugiarsi nell’antica fortezza del re Erode. Qui crearono una cittadella autosufficiente.
I romani, guidati da Lucio Flavio Silva, in quell’occasione riuscirono alla fine a costruire una imponente rampa di accesso, che consentì alle macchine da guerra di abbattere le mura. I leader ebrei, vedendo i legionari costruire la grande rampa, si riunirono tra loro e, decisi a non soccombere alla conquista romana, scelsero di morire piuttosto che diventare schiavi. Prima che i soldati romani entrassero nella città, gli ebrei assediati, che avevano resistito a lungo si suicidarono in massa.
Il libro “MASADA” di Maria Grazia Siliato mi ha ancor più fatto desiderare di vedere quei luoghi con i miei occhi.

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