NAXOS

Arriviamo con l’aliscafo da Creta dopo circa 3 ore di navigazione.
Naxos è’ l’isola più estesa delle Cicladi
Quando si arriva a Naxos in traghetto, il simbolo più famoso dell’isola, “Portara”, può essere individuato da grande distanza.
Questo immenso portale è tutto ciò che rimane di quello che una volta doveva essere un grande tempio di Apollo. La costruzione del tempio fu iniziata intorno all’anno 530 a.C., voluto dal tiranno di Naxos, Ligdamide, ma non fu mai finito, e nel corso degli anni la maggior parte dei blocchi di marmo furono rimossi e utilizzati per la costruzione di altri edifici, tra cui il castello. Quel che resta del tempio di oggi è solo questa enorme porta di 6 metri di altezza .Questa suggestiva porta verso il nulla è in piedi da più di 2500 anni . Il tempio è situato sul punto più alto di una piccola isola, Palatia, che è collegata alla città di Naxos da una lunga e stretta lingua di terra. Qui si possono  ammirare dei tramonti davvero spettacolari. Il portale è orientato specularmente con il tempio di Apollo che si trova sull’isola di Delo.
E’ visibile arrivando al porto anche il castello .
 

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PAROS

PAROS è per estensione la terza isola delle Cicladi dopo Naxos e Andros. Conosciuta fin dall’antichità per le sue cave di marmo bianco .
Arriviamo a Parikia  , il maggior porto dell’isola ,con l’aliscafo da Creta dopo circa 4 ore di navigazione . È il tipico paese cicladico. Ci sono stradine anguste pavimentate, case bianche a due piani con molti fiori, chiese, e mulini a vento. Dal porto si diparte la via commerciale principale che porta nel cuore della città. Si può andare a piedi alle più famose spiagge di Parikia, Krios,e Livadia. Le spiagge migliori della zona di Paroikia si trovano a Krios e ad Agios Fokas.

A poca distanza dal porto di Parikia si trova, da 1600 anni, la chiesa Ekatontapiliani, dedicata alla Vergine Maria ed è il gioiello di Paro. È una delle chiese più belle di tutta la Grecia. La chiesa presenta un bell’atrio e un battistero esterni, l’entrata, la cappella principale, il santuario e tre cappelle minori. Il nome della chiesa di Panagia Katopiliani, o Ekatondapiliani, sembra derivi dal fatto che aveva cento porte: Ekato Pyles. Secondo la leggenda ne sono state trovate 99 e quando si troverà la centesima  Costantinopoli (Istanbul) ritornerà ai greci!
La tradizione dice che la chiesa fu fondata nel 326, o più tardi 280-337, da Santa Elena madre di Costantino, che aveva fatto un voto alla Madonna: avrebbe eretto in questo luogo un tempio in suo onore se solo avesse trovato la Santa Croce.
Secondo un’altra leggenda, fu costruita da Ignazio, uno studente che aveva avuto come maestro Isidoro, artefice della costruzione della chiesa di Agia Sofia.
Il museo archeologico,e la torre del castello franco sono solo alcuni monumenti  che si possono visitare.

Il Museo Archeologico di Paros ospita importanti reperti archeologici di Paros ed Antiparos ,che vanno dal periodo cicladico  al periodo classico e romano. È presente qualche scultura, tra cui la Nike, e alcune iscrizioni.
 Nel museo inoltre si può ammirare parte del fregio del sito di Archilochion, forse sede della tomba di Archiloco, poeta lirico vissuto intorno al 650 A.C. Archiloco,  fu soldato mercenario  e al contrario degli eroi omerici che combattono per la gloria ,nelle sue liriche esprime la necessità di combattere per sopravvivere
“Nella lancia c’è il mio pane
nella lancia c’è il mio vino
appoggiato alla lancia io bevo”
“Adesso col mio scudo ci va qualche nemico,
tutto contento: era uno scudo nuovo
e diciamo così gliel’ho lasciato.
Chi se ne frega? La mia pelle è mia,
di scudi ne piglio uno nuovo domani”

Ma Il pezzo più importante del museo è una mappa cronologica della storia greca antica ,che copre 1318 anni.E’ l’importante incisione su marmo della “Cronaca di Paros”, parte della quale è custodita presso il Museo di Oxford una sorta di cronologia storica e artistica realizzata su marmo nel III sec. a.C.

Il Castello di Parikia comprende un intero quartiere di case pittoresche costruite intorno alle rovine delle mura ed una torre di un castello veneziano, costruito nel 1260, nello stesso luogo in cui sorgeva un’antica Acropoli.
Dopo aver attraversato la cittadina passeggiando tra i vicoli lastricati ; ad un tratto di fronte a noi appare un torrione stupefacente interamente costruito con un rimontaggio di marmi antichi provenienti probabilmente da vicini templi antichi.

Da visitare le famose cave di marmo a Marathi, da cui proviene il marmo della Venere di Milo, della Nike di Samotracia, dei frontoni di Olimpia, delle opere di Prassitele. La strada che conduce alle cave è tutta lastricata di marmo:  è possibile addentrarsi in una con l’aiuto di una lampadina tascabile.
Naoussa è la seconda località per importanza dell’isola e si trova a nord, a 12 chilometri da Parikia. È  una pittoresca città con case bianche e stradine strette. Si possono visitare il Castello Veneziano, l’Antica Torre e molte piccole chiese sparse in tutta la zona.

E’ il paese in cui viene ambientato il film  “Immaturi – Il viaggio” ,un film del 2012 diretto da Paolo Genovese, sequel di Immaturi del 2011. (con Paolo,Luca,Bova,A.Angiolini ecc.)
 La baia di Naoussa è delimitata da due promontori. Quello più a ovest è percorso da una strada asfaltata che si imbocca  a circa 2 chilometri da Naoussa  Monastiri – si trova in una piccola baia rocciosa ,ben protetta da una baia chiusa. Questa bellissma spiaggia sabbiosa ha acque cristalline e  fondali bassi, e da l’impressione  di trovarsi in una piscina naturale. Questa spiaggia è accessibile attraverso la strada asfaltata  o con caicchi che partono regolarmente dal porto di Naussa.La baia di Monastiri si trova a circa due chilometri a nord di Kolimbithres.

Kolimbithres – (a circa 10 minuti da Naoussa 11 km da Parikia). La spiaggia di Kolimbitres è una delle più famose spiagge di Paros e si trova nella vasta baia di Naussa. Questa spiaggia e’ particolarmente imponente,composta da enormi rocce di granito scolpite dal mare e dal vento. Piccole insenature, allineate una dopo l’altra, costituiscono la spiaggia di Kolimbitres. In alcune parti della spiaggia si possono affittare sdraio e ombrelloni. Lungo la strada che porta alla spiaggia si trovano alcuni beach bar e taverne. A Kolimbitres si può arrivare attraverso strada asfaltata (autobus o mezzi privati) o con piccole barche da pesca che partono regolarmente dal porto di Naoussa.

Da Parikia verso Piso Livadi  si incontra il paese di Lefkes  (una dozzina di chilometri da Parikia), quella che fu la capitale dell’isola nel medioevo, ai tempi delle scorribande dei Pirati e dell’oppressione turca. Non è un caso, perché questa è la città più alta dell’isola (250 mt. slm), ai piedi del monte più alto (Profitis Ilias, 771 mt. slm), dunque un luogo in cui era più facile difendersi .

E’ sicuramente il villaggio più caratteristico dell’isola.Il paese è pedonalizzato. Si parcheggia la macchina e si procede a piedi, incontrando subito alcune gradevoli taverne.Noi ci siamo fermati a mangiare alla taverna Klarino. Si percorre il cosiddetto Sentiero bizantino tra chiesette,piazzette archi e angoli suggestivi, fino ad arrivare alla chiesa d’Aghia Triada, quasi interamente costruita con il marmo dell’isola che ha una rara collezione di icone bizantine.  Il turismo non ha modificato più di tanto la conformazione di questo bel villaggio cicladico, dominato dalla maestosa figura della cattedrale  .Sulle colline circostanti sono visibili numerosi mulini.
 Altro paese da vedere è Piso Livadi un piccolo paese di pescatori posto a fianco della bella spiaggia di Logaras. posta proprio di fronte all’isola di Naxos
Alla sera il paese si anima e nei locali del porticciolo si possono assaporare le specialità del luogo
Noi ci siamo fermati all’hotel ALBATROSS a Logaras .L’albergo è situato a poca distanza dalla spiaggia del paese .

E’ in posizione ottimale per visitare l’isola e nello stesso tempo si trova vicino a  bellissime spiagge (pochi chilometri dalla bellissima Golden beach o Chrisi Akti)

A sud dell’isola ci si imbatte invece nel suggestivo villaggio di pescatori conosciuto con il nome di Aliki, anch’esso circondato da bellissime spiagge dorate e con numerose psarotaverne Aliki è l’unico villaggio di Paros che si affaccia direttamente sul mare, un piccolo e tranquillo golfo, abbastanza riparato quando imperversa il Meltemi.

STORIA  Paros è stata abitata almeno dal 4000 Avanti Cristo. Ha cominciato a fiorire intorno al 3000 Avanti Cristo, ed il marmo di Parian circola da quel periodo in tutte le Cicladi. L’isola allora era chiamata Minoa, il che indica che la civilizzazione dell’epoca era Minoica .Più tardi, il marmo di Parian veniva utilizzato a Delfi, Delos ed al tempio di Poseidon a Sounio. Ha  mantenuto un grande influsso culturale, con una scuola per scultori. Quando sono cominciate le guerre persiane, Paros inizialmente ha combattuto con i persiani contro Atene. Dopo la sconfitta persiana a Salamina, Paros è entrata nella Lega Ateniese. Verso la fine del periodo classico Paros è stata dominata da Sparta, poi dai Macedoni ed infine dai Romani.I cristiani sono arrivati a Paros intorno al 300 Dopo Cristo. Durante il periodo bizantino Paros ha continuato ad essere un luogo importante per i suoi marmi, ma intorno al 900 l’isola è stata completamente abbandonata quando gli arabi l’hanno invasa. Si è ripopolata comunque all’inizio del tredicesimo secolo, durante il dominio dei Veneziani. Nel 1207 Paros viene conquistata dai veneziani ed inclusa nel Ducato di Naxos. Nel 1537 viene conquistata da Barbarossa e diventa dominio dei Turchi.
.Paros ha preso parte in maniera decisa alla rivoluzione greca contro i Turchi nel 1821 ed è stata liberata presto.
ANTIPAROS Questa piccola isola di soli 800 abitanti si trova a Sud-Ovest di Paros. La “Chora” di Antiparos è un’ elegante località di villeggiatura; tutta la vita cittadina si concentra lungo il porticciolo e attorno al castello veneziano, L’ attrazione principale dell’ isola è la famosa grotta di Spileo, una caverna verticale unica in Europa.

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