La prima grande civiltà della Grecia è cominciata a Creta.
Creta, di tutto l’arcipelago greco , è stata l’isola più favorita dalla natura.

Le più antiche tracce di insediamenti risalgono al Neolitico,alla metà del VII millennio a.C, quando l’isola era abitata da una popolazione autoctona che viveva di caccia,pesca,coltivazioni ed allevamento e abitava dapprima in grotte e ,poi, in abitazioni d’argilla e di mattoni crudi.

LE GROTTE DI MATALA

A Creta si è sviluppata una delle più grandi e misteriose civiltà : la Civiltà Minoica
La storia inizia nel 3000 a. C., la civiltà deve il nome a Minosse, mitico Re figlio di Zeus ed Europa.
Dal 1700 al 1380 a.C., Creta è un centro commerciale, marittimo e artistico, fulcro di importanti relazioni commerciali con Asia, Africa (dista solo 500 km dal delta del Nilo) e le isole Cicladi.
Sull’isola fioriscono molte città-stato, tra cui il celebre palazzo di Cnosso, e quelli di Festo, Malia e Zakros :palazzi imponenti, decorati e affrescati, ma anche moderni e funzionali, grazie a sistemi idraulici e fognari.
Knossos è il palazzo più suggestivo e ci piace credere che fosse un palazzo reale ma potrebbe essere stato un luogo sacro per cerimonie religiose.
Al centro del palazzo, una corte centrale circondata da edifici a diversi piani, sede di uffici pubblici e privati, residenze, abitazioni e negozi, terme e teatri. Durante la civiltà minoica, pittori e maestri della ceramica raggiungono il massimo livello di raffinatezza , e gli affreschi testimoniano anche momenti di vita ed elementi naturali.

IL PALAZZO DI CNOSSO

Le rovine più interessanti di Creta risalgono a questo periodo. I minoici erano commercianti e mercanti , ma a quanto sembra, vista la mancanza di fortificazioni,erano impreparati alla guerra e forse questo ha contribuito al declino della civiltà.
Dopo l’invasione delle popolazioni dalla terraferma, molte città sull’isola sono state distrutte o abbandonate. Il periodo minoico iniziato intorno al 3000 si conclude nel 1400 A.C. circa ,anche , probabilmente , a causa di disastri naturali come terremoti e/o maremoti.
I millenni successivi furono segnati da continue occupazioni. I primi a invadere l ‘isola furono popolazioni provenienti dalla terraferma, prima i micenei (1400-1100 a.C.), in seguito giunsero i dorici, (1100-67 a.C), e questo periodo fu anche caratterizzato da una serie di guerre tra le città-stato cretesi
La Pax Romana e l’invasione araba
Ai dorici seguirono i romani (67 a.C.) e nel 27 a.C. Gortyn (chiamata oggi Gortyna) posta nella zona Sud di Creta, divenne la capitale e la città più potente di Creta.

LE ROVINE DI GORTYNA

I Romani occupano l’isola e , dopo tre anni di resistenza, cercano di stabilire una pacifica convivenza con i locali, e l’isola diventa un centro di commercio e scambio con le popolazioni dell’impero bizantino.
Quando il potere di Roma iniziò a declinare, nel IV secolo d.C., Creta fu annessa all’ impero bizantino e sotto il dominio di Costantinopoli fino al VII secolo è una prospera provincia bizantina. Poi, inizierà il declino dell’impero Bizantino.


I veneziani e i turchi a Creta
Al tempo della IV crociata nel 1204 l’isola di Creta viene ceduta ai Veneziani. La repubblica Veneta era principalmente interessata all’acquisizione di basi per il sostegno del vantaggioso commercio con l’Oriente e i porti di Creta fornivano un ponte verso quello che prendeva il nome di “Oltremare” cioè il Mediterraneo aldilà del mare Egeo.
I veneziani occupano completamente Creta nel 1212, scatenando proteste e rivolte.
Infatti gli abitanti non tollerarono facilmente la nuova dominazione.
I veneziani repressero molte sommosse e per far ciò essi inviarono nell’isola nobili e cittadini, ai quali donarono terreni a condizione che li difendessero in nome della Repubblica. Dovettero anche confrontarsi con i ribelli Cretesi nelle zone più interne dell’isola, ottenendo poi una coesistenza pacifica con i cretesi.

Entrambe le culture si arricchiscono grazie alle reciproche influenze: tra il 16° ed il 17° secolo, Creta vive il proprio Rinascimento.
L’impronta veneziana è riconoscibile ovunque.
A FRANCOCASTELLO

A RETIMNO

A HERAKLION

A SPINALONGA

A CHANIA

I monasteri si trasformano in centri artistici e spirituali, in cui confluiscono le icone religiose ed i manoscritti dell’oriente ortodosso e dell’occidente latino.

Le città diventano più ricche e più belle.
Per secoli la flotta veneziana assicurò la difesa dell’isola, ma dopo il 1453, con la caduta di Constantinopoli , la necessità di proteggere le città principali con fortificazioni divenne sempre più importante.
Nel 1522 Rodi fu conquistata dai Turchi e nel 1571 la stessa sorte ebbe Cipro e la minaccia turca ridusse l’ostilità verso la dominazione veneziana.
A quel tempo Creta era conosciuta come il Regno di Candia.
Il governo veneziano capì quanto fosse precario il possesso di Creta e per questo Venezia tenne inizialmente una politica accomodante con i turchi anche per evitare rappresaglie sui molti commercianti veneziani che vivevano nel Mediterraneo orientale.
Nel 1645 inizia la guerra fra l’impero Turco e Venezia.
I Turchi attaccarono per prima La Canea, quindi Rettimno e, dopo l’occupazione del resto dell’isola, iniziò l’assedio di Candia che durò 21 anni.
Ii veneziani fortificarono i grandi centri e le coste, ma non riescono ad evitare l’invasione ottomana, nel 1669.
La prima parte della guerra terminò nel 1669 con la resa negoziata di Candia: Venezia mantenne il possesso di tre fortezze (Gramvousa, Souda e Spinalonga) su isolotti, che proteggevano dei porti naturali ove le navi veneziane potevano fermarsi durante il loro itinerario verso l’est. La guerra riprese nel 1685 e Venezia provò vanamente a riconquistare Creta. I Veneziani tuttavia riuscirono a riconquistare la Morea (Peloponneso) ed Atene. Nel 1715 la vittoria finale dei Turchi, che riguadagnarono la Morea e costrinsero Venezia ad abbandonare Creta e la Grecia.

L’occupazione ottomana di Creta dura più di 200 anni.


I turchi invadono le città principali, impongono, con violenza, tasse e schiavitù, fino alla rivoluzione del 1866, quando i cretesi guidati dal cretese Eleutherios Venizelos iniziano la lotta per l’indipendenza. Gli scontri vanno avanti fino al 1898, quando le quattro Grandi Potenze (Francia, Inghilterra, Russia e Italia) impongono l’abbandono dell’isola da parte delle truppe turche. Creta diventa uno stato autonomo, e dal 1913 fa parte della Grecia.


EPOCA MODERNA
D’ora in poi la storia di Creta è quella della Grecia .

Durante la seconda guerra mondiale l’isola venne occupata dai tedeschi nel 1941 . Anche in questo caso i cretesi si opposero(Battaglia di Creta). Così, dopo quattro anni di occupazione tedesca, Creta vive finalmente il suo periodo di pace sotto il governo greco.

In quegli anni, i cretesi non furono quasi toccati dalla guerra civile che opponeva i comunisti e i liberali in Grecia. Nel 1967 avvenne il colpo di stato dei colonnelli, dopo il quale fu instaurata una giunta militare (1967-1974). Le elezioni del novembre 1974 segnarono il ritorno alla democrazia e videro la vittoria del partito Nea Democrazia fondato da Karamanlis che venne richiamato dall’esilio francese e confermato nel ruolo di primo ministro.
Negli anni Ottanta i greci e in particolare i cretesi, desiderosi di un cambiamento, votarono per il partito socialista di Papandreou (PASOK) che prometteva riforme e un progressivo allontanamento delle forze militari della NATO dal suolo greco. Da allora in Grecia si alternarono democraticamente governi di destra e sinistra.
In seguito, negli anni 2000, si troverà ad affrontare una grave crisi economica aggravata da un pesante deficit del bilancio statale.

Gente famosa:
Creta è la patria di molti greci famosi, fra loro il pittore Dominicos Theotocopoulos conosciuto come El Greco ,nato a FODELE (dove si trova la sua casa natale trasformata in piccolo museo )vicino ad Heraklion (nato nel 1541 e morto a Toledo nel 1614), è stato un pittore, vissuto principalmente in Italia e Spagna. È tra le figure più importanti del Rinascimento spagnolo .Alla sua nascita Creta faceva parte della Repubblica di Venezia ed EL GRECO era protagonista del movimento pittorico post-bizantino chiamato Scuola Cretese.

Letterati

-Lo scrittore medioevale Vincenzos Kornaros autore dell’Erotokritos, nato vicino a Sitia ,citta della parte est di Creta nel 1587 e morto circa nel 1614 ad Heraklion. Con il suo poema ha influenzato la tradizione poetica e musicale cretese, e in particolare le tradizionali strofe chiamate”mantinada”. Oggi l’Erotocrito è il poema maggiormente conosciuto a Creta.


-Nikos Kazantzakis (Heraklion 1883-Friburgo 1957), l’autore di “Zorba il Greco”, “L’ultima tentazione di Cristo”, “Odissea”, “Il capitano Michalis” ed altri. E’ considerato il maggior scrittore greco. Scrittore cosmopolita ,viaggiò molto. Nel 1953 fu scomunicato dalla Chiesa ortodossa per il libro “L’ultima tentazione”.Nel 1957 perse il premio Nobel per un punto. La chiesa ortodossa gli negò la sepoltura in terra consacrata e fu sepolto sopra le mura del bastione Martinengo ad Iraklion. Sulla sua tomba l’epitaffio “Non spero niente. Non temo niente. Sono libero.”

Scrive Nikos Kazantzakis in Lettere al Greco (si riferiscono al pittore cretese El Greco)

“Creta è stata il primo ponte fra l’Europa ,l’Asia e l’Africa. Creta ha acceso la prima luce in un’Europa ancora buia . Qui l’anima della Grecia ha potuto assolvere al primo compito lasciatole dal destino : ha creato un Dio a misura d’uomo .gli idoli imponenti degli Assiri e degli Egizi a Creta si sono ridimensionati,sono diventati aggraziati ,con corpi flessuosi ,con bocche che sorridono con il volto e la statura dell’uomo ….E la natura intorno si stende in perfetta armonia e possiede il fascino segreto,il sorriso nascosto giocoso ed enigmatico della sfinge,certo ,di una sfinge greca…”

Ti potrebbe piacere:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *